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La Notte
della Fotografia
edizione 2025


Info
E' giunto alla quarta edizione l'evento dedicato alla Fotografia d'autore: una serata di proiezioni di lavori fotografici di autori internazionali ed emergenti di spessore ospitata in 5 differenti  spazi del centro storico di Piacenza. Ogni proiezione ha una durata di 15 minuti circa e viene ripetuta in loop per 3 ore. In ogni luogo le fotografie proiettate sono differenti e visibili su maxi schermi  con sottofondo musicale; un modo diverso di entrare in contatto con la grande fotografia, senza inoltrarsi in musei o gallerie.
"C'è vita sulla terra?"  è il tema e filo conduttore di questa edizione: un interrogativo pressante che indaga società, ambiente e la necessità di un nuovo equilibrio. Evento gratuito in collaborazione con il Comune di Piacenza e patrocinio della Regione Emilia Romagna.






Luoghi
Gli spazi per le proiezioni del sabato sono tra i luoghi più belli del centro storico di Piacenza, tutti a distanza di pochi minuti uno dall’altro. Avendo tutti gli spazi la possibilità di essere al coperto, la serata si svolgerà regolarmente anche in caso di maltempo.







Appuntamenti
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Venerdì 9 maggio
dalle 18.00 alle 21.00
presso Auditorium Sant’Ilario - Via Garibaldi 17, Piacenza

La proiezione speciale di quest’anno è dedicata a Michael Ackerman, maestro della fotografia contemporanea, esposto nelle gallerie e collezioni private più importanti al mondo. La sua fotografia esplora il tempo e l’eternità, la storia personale e la storia dei luoghi con tutte le sue complessità e contraddizioni. In proiezione New York e una retrospettiva appositamente rielaborate e musicate dall’autore per “La Notte della Fotografia”. Seguirà la presentazione del libro di Annette Schreyer: “Mi serviva la luce”: la storia di una fotografa che riflette sul proprio cambiamento, riscoprendo se stessa attraverso gli occhi di altre fotografe.Con testi, tra gli altri, di Chiara Gamberale e Claudia De Lillo alias Elasti
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Sabato 10 maggio
ore 17.30
presso Teatro Manicomics - Via Scalabrini 19, Piacenza

Incontro pubblico con alcuni degli autori in proiezione per un momento di conoscenza e approfondimento dei lavori proposti. Per tutta la serata sarà allestito un bookshop a cura di Shelfie Cafè. Ingresso libero aperto a tutti.

dalle 21.00 alle 24.00
Centro storico di Piacenza

Proiezioni in loop di fotografie d’autore in 5 suggestivi spazi del centro storico di Piacenza, con sottofondo musicale; il percorso è libero e le proiezioni gratuite.





Autori in proiezione
La Notte della fotografia continua a proporre grandi autori in proiezione: oltre agli 11 invitati dalla direzione artistica (tra cui Michael Ackerman, Sian Davey, Davide Monteleone, Fontanesi ecc.), quest’anno si aggiungono i 5 autori selezionati attraverso la prima Open call, gratuita e aperta a tutti.
Nel lavoro di Michael Ackerman, documentario e autobiografia concorrono alla finzione, e tutto si dissolve in allucinazione. La sua fotografia esplora il tempo e l’atemporalità, la storia personale e la storia dei luoghi, spinto da un’urgenza esistenziale al tempo stesso disperata e luminosa, violenta e tenera. In bianco e nero, con un rischio permanente che lo spinge ad esplorare luci impossibili, permette alle sue immagini granulose di creare visioni intense ed enigmatiche. Immagini deteriorate, danneggiate, non come scelta stilistica, ma come rimando analogico all’esperienza, che non è mai incontaminata. (courtesy Spot home gallery)
Michael Ackerman
Nel lavoro di Michael Ackerman, documentario e autobiografia concorrono alla finzione, e tutto si dissolve in allucinazione. La sua fotografia esplora il tempo e l’atemporalità, la storia personale e la storia dei luoghi, spinto da un’urgenza esistenziale al tempo stesso disperata e luminosa, violenta e tenera. In bianco e nero, con un rischio permanente che lo spinge ad esplorare luci impossibili, permette alle sue immagini granulose di creare visioni intense ed enigmatiche. Immagini deteriorate, danneggiate, non come scelta stilistica, ma come rimando analogico all’esperienza, che non è mai incontaminata. (courtesy Spot home gallery)
Fontanesi è un posto a Fontanesi dove puoi incontrare fontanesi e fare foto a fontanesi. Lì puoi fare una passeggiata, ordinare un fontanesi, guidare un fontanesi ed entrare in un fontanesi.
Fontanesi - Sfondi
Fontanesi è un posto a Fontanesi dove puoi incontrare fontanesi e fare foto a fontanesi. Lì puoi fare una passeggiata, ordinare un fontanesi, guidare un fontanesi ed entrare in un fontanesi.
Romanzo Meticcio esamina le difficoltà dell'Italia ad accettare, abbracciare e comprendere se stessa come paese multiculturale. Il progetto stabilisce un legame tra il presente, il passato coloniale e le ondate migratorie intranazionali e internazionali, invitando a un atteggiamento critico nei confronti delle eredità imperialiste e fasciste del passato e a un'attenta analisi del loro impatto sulla società contemporanea.
Davide Degano – Romanzo meticcio
Romanzo Meticcio esamina le difficoltà dell'Italia ad accettare, abbracciare e comprendere se stessa come paese multiculturale. Il progetto stabilisce un legame tra il presente, il passato coloniale e le ondate migratorie intranazionali e internazionali, invitando a un atteggiamento critico nei confronti delle eredità imperialiste e fasciste del passato e a un'attenta analisi del loro impatto sulla società contemporanea.
Sospesi è un progetto artistico di arte visiva nato nel 2015 e dedicato allo studio sociale e visivo dell’italianità. E’ un percorso in costante evoluzione, un viaggio, che vuole raccontare in maniera trasversale i diversi approcci e diverse classi che si sono formate negli ultimi anni. Il punto di vista dall’alto, quasi a “occhio di Dio”, mette il fotografo al di sopra di tutto, quasi a non entrare nel merito di nessuna classificazione sociale o economica. La mancanza di profondità di campo livella le differenze e mette tutti i soggetti sullo stesso piano. Senza distinzione
Jacopo Di Cera – Sospesi
Sospesi è un progetto artistico di arte visiva nato nel 2015 e dedicato allo studio sociale e visivo dell’italianità. E’ un percorso in costante evoluzione, un viaggio, che vuole raccontare in maniera trasversale i diversi approcci e diverse classi che si sono formate negli ultimi anni. Il punto di vista dall’alto, quasi a “occhio di Dio”, mette il fotografo al di sopra di tutto, quasi a non entrare nel merito di nessuna classificazione sociale o economica. La mancanza di profondità di campo livella le differenze e mette tutti i soggetti sullo stesso piano. Senza distinzione
Immagini tratte da 3 workshop fotografici condotti dallo studio Foto Da cosa nasce cosa in altrettanti capoluoghi di regione del sud Italia, affacciati sul mare: Napoli, Palermo e Bari, raccontati a più mani.
Autori vari – “7 di Zero” magazine, Mediterranea
Immagini tratte da 3 workshop fotografici condotti dallo studio Foto Da cosa nasce cosa in altrettanti capoluoghi di regione del sud Italia, affacciati sul mare: Napoli, Palermo e Bari, raccontati a più mani.
Abbiamo perso il futuro. La crisi climatica e l’instabilità globale ci hanno portato negli ultimi anni a ripensare e immaginare futuri che non sono più rappresentativi di sogni o speranze individuali ma che diventano esperienze collettive, influenzate dai media e dalla continua perdita di riferimenti e certezze. Cerere è un progetto fotografico sul futuro del pianeta o su un pianeta futuro.
OPEN CALL: Pietro Millenotti – Cerere
Abbiamo perso il futuro. La crisi climatica e l’instabilità globale ci hanno portato negli ultimi anni a ripensare e immaginare futuri che non sono più rappresentativi di sogni o speranze individuali ma che diventano esperienze collettive, influenzate dai media e dalla continua perdita di riferimenti e certezze. Cerere è un progetto fotografico sul futuro del pianeta o su un pianeta futuro.
Il Giardino è un pellegrinaggio, un'offerta reverenziale all'umanità. Abbiamo ripulito il nostro giardino a lungo trascurato, ricercato i fiori autoctoni, la biodiversità, seminando in modo biodinamico. Abbiamo invitato gli impollinatori e gli spiriti della natura. Abbiamo raccolto le storie delle persone che abbiamo incontrato oltre il muro del giardino, che nel tempo è diventato uno spazio intimo e confessionale. Quando i fiori si sono aperti, hanno chiamato la comunità. Le madri e le figlie, le persone sole, gli emarginati, i nuovi amanti, i traumatizzati e con il cuore spezzato e coloro che avevano nascosto una vita di vergogna. Man mano che il giardino si evolveva, divenne un'espressione di sessualità, desiderio, gioia e interconnessione.
Sian Davey – The garden
Il Giardino è un pellegrinaggio, un'offerta reverenziale all'umanità. Abbiamo ripulito il nostro giardino a lungo trascurato, ricercato i fiori autoctoni, la biodiversità, seminando in modo biodinamico. Abbiamo invitato gli impollinatori e gli spiriti della natura. Abbiamo raccolto le storie delle persone che abbiamo incontrato oltre il muro del giardino, che nel tempo è diventato uno spazio intimo e confessionale. Quando i fiori si sono aperti, hanno chiamato la comunità. Le madri e le figlie, le persone sole, gli emarginati, i nuovi amanti, i traumatizzati e con il cuore spezzato e coloro che avevano nascosto una vita di vergogna. Man mano che il giardino si evolveva, divenne un'espressione di sessualità, desiderio, gioia e interconnessione.
“In turn” nasce in risposta alla morte della ventiduenne Jina Amini nel settembre del 2022 in Iran, arrestata dalla polizia morale per non aver indossato correttamente il jihab. Le donne protagoniste della serie sono, come Afshar, iraniane residenti in Australia, mentre gli intrecci dei capelli simboleggiano il “turning point” di una rivoluzione in atto, che non è mai senza sacrificio. (courtesy Milani Gallery)
Hoda Afshar – In turn
“In turn” nasce in risposta alla morte della ventiduenne Jina Amini nel settembre del 2022 in Iran, arrestata dalla polizia morale per non aver indossato correttamente il jihab. Le donne protagoniste della serie sono, come Afshar, iraniane residenti in Australia, mentre gli intrecci dei capelli simboleggiano il “turning point” di una rivoluzione in atto, che non è mai senza sacrificio. (courtesy Milani Gallery)
Tra le principali rivoluzioni dell’Islanda c’è quella legata all’uso di fonti di energia rinnovabile. Questa nazione che solo 50 anni fa dipendeva dal petrolio, oggi produce quasi tutta l’energia da fonti rinnovabili, in particolare dalle centrali idroelettriche e geotermiche. Nonostante l’attenzione per lo sviluppo sostenibile, gli effetti del cambiamento climatico stanno trasformando il suo paesaggio e la sua economia. Secondo alcune ricerche, lo spostamento di peso dovuto allo scioglimento dei grandi ghiacciai potrebbe far aumentare l’attività vulcanica e sismica.
Alessandro Mallamaci – The longest sunset
Tra le principali rivoluzioni dell’Islanda c’è quella legata all’uso di fonti di energia rinnovabile. Questa nazione che solo 50 anni fa dipendeva dal petrolio, oggi produce quasi tutta l’energia da fonti rinnovabili, in particolare dalle centrali idroelettriche e geotermiche. Nonostante l’attenzione per lo sviluppo sostenibile, gli effetti del cambiamento climatico stanno trasformando il suo paesaggio e la sua economia. Secondo alcune ricerche, lo spostamento di peso dovuto allo scioglimento dei grandi ghiacciai potrebbe far aumentare l’attività vulcanica e sismica.
Il progetto di Anne Immelé “Melita, מלט −mlṭ, refuge” (2022-2023) è iniziato a Malta durante le visite della fotografa a diverse grotte dell’isola, quando si è imbattuta in tracce della civiltà fenicia nel più ampio contesto contemporaneo di una crisi migratoria attiva. Dalle isole maltesi, Immelé si è recata in Sicilia e in Tunisia per contemplare le rotte migratorie contemporanee attraverso il Mar Mediterraneo, facendo un’associazione poetica con i viaggi dei Fenici nell’antichità.
Anne Immelé - Melita
Il progetto di Anne Immelé “Melita, מלט −mlṭ, refuge” (2022-2023) è iniziato a Malta durante le visite della fotografa a diverse grotte dell’isola, quando si è imbattuta in tracce della civiltà fenicia nel più ampio contesto contemporaneo di una crisi migratoria attiva. Dalle isole maltesi, Immelé si è recata in Sicilia e in Tunisia per contemplare le rotte migratorie contemporanee attraverso il Mar Mediterraneo, facendo un’associazione poetica con i viaggi dei Fenici nell’antichità.
Il progetto "Isolitani" esplora la connessione profonda tra gli abitanti di Isola di Capo Rizzuto, il paesaggio e la fauna locale. In questo angolo di Calabria, la vita si intreccia con il territorio in un equilibrio delicato, dove ogni elemento contribuisce a definire l'altro. Persone, ambiente e animali formano un sistema interdipendente che si ridefinisce continuamente.
OPEN CALL: Miriana Corabi – Isolitani
Il progetto "Isolitani" esplora la connessione profonda tra gli abitanti di Isola di Capo Rizzuto, il paesaggio e la fauna locale. In questo angolo di Calabria, la vita si intreccia con il territorio in un equilibrio delicato, dove ogni elemento contribuisce a definire l'altro. Persone, ambiente e animali formano un sistema interdipendente che si ridefinisce continuamente.
Il Delta del Po vive da sempre sulle sue stesse rovine. Gli abitanti e il territorio hanno subito alluvioni, dissesti idrogeologici e cambiamenti sostanziali della biodiversità. Guardando alle narrazioni di alcuni autori, dal documentario “Gente del Po” di Michelangelo Antonioni, ai racconti Gianni Celati e Luigi Ghirri, la visione del Delta del Po continua a mutare, eppure mantiene in sottofondo un sapore malinconico e complesso.
OPEN CALL: Marco Lumini – La risalita
Il Delta del Po vive da sempre sulle sue stesse rovine. Gli abitanti e il territorio hanno subito alluvioni, dissesti idrogeologici e cambiamenti sostanziali della biodiversità. Guardando alle narrazioni di alcuni autori, dal documentario “Gente del Po” di Michelangelo Antonioni, ai racconti Gianni Celati e Luigi Ghirri, la visione del Delta del Po continua a mutare, eppure mantiene in sottofondo un sapore malinconico e complesso.
“Sinomocene” è un’indagine multidisciplinare che esplora l’impatto sociale, economico e ambientale della Belt and Road Initiative (BRI) cinese, un piano da 1 trilione di dollari per connettere il 65% della popolazione mondiale attraverso infrastrutture fisiche e digitali. Partendo dall’analisi di questa strategia, il progetto affronta temi cruciali come nuove forme di colonialismo, globalizzazione, soft power e sovranità frammentata. Attraverso fotografia documentaria, visualizzazione dei dati e analisi satellitare, Sinomocene mette in luce la disparità tra il potere finanziario ai vertici e le vite delle persone direttamente influenzate da queste trasformazioni globali.
Davide Monteleone - Sinomocene
“Sinomocene” è un’indagine multidisciplinare che esplora l’impatto sociale, economico e ambientale della Belt and Road Initiative (BRI) cinese, un piano da 1 trilione di dollari per connettere il 65% della popolazione mondiale attraverso infrastrutture fisiche e digitali. Partendo dall’analisi di questa strategia, il progetto affronta temi cruciali come nuove forme di colonialismo, globalizzazione, soft power e sovranità frammentata. Attraverso fotografia documentaria, visualizzazione dei dati e analisi satellitare, Sinomocene mette in luce la disparità tra il potere finanziario ai vertici e le vite delle persone direttamente influenzate da queste trasformazioni globali.
La serie Sibilla esplora la manifestazione del divino nei luoghi naturali dove l'antropizzazione è minima o del tutto assente. E’ un viaggio fotografico nella natura e nel paesaggio intrapreso e condotto per anni con l’intenzione di ricercare ed accertare l'esistenza di una presenza Assoluta sulla terra. La narrazione concettuale della serie è stata ispirata dal territorio dei monti Sibillini in centro Italia, dalle leggende e dalla nomenclatura di quei luoghi.
laria Ferretti - Sibilla
La serie Sibilla esplora la manifestazione del divino nei luoghi naturali dove l'antropizzazione è minima o del tutto assente. E’ un viaggio fotografico nella natura e nel paesaggio intrapreso e condotto per anni con l’intenzione di ricercare ed accertare l'esistenza di una presenza Assoluta sulla terra. La narrazione concettuale della serie è stata ispirata dal territorio dei monti Sibillini in centro Italia, dalle leggende e dalla nomenclatura di quei luoghi.
La pubertà nelle ragazze inizia ora all'età di dodici anni. La maggior parte delle madri che incontro per il mio progetto sembrano ancora delle bambine. Negli ultimi anni Il tasso di gravidanze tra le adolescenti è comunque diminuito significativamente in tutto il mondo. Questi sviluppi riflettono gli sforzi per migliorare l'accesso all'educazione sessuale e ai contraccettivi, al fine di ridurre le gravidanze indesiderate tra i giovani.
Annette Schreyer – Teen mothers
La pubertà nelle ragazze inizia ora all'età di dodici anni. La maggior parte delle madri che incontro per il mio progetto sembrano ancora delle bambine. Negli ultimi anni Il tasso di gravidanze tra le adolescenti è comunque diminuito significativamente in tutto il mondo. Questi sviluppi riflettono gli sforzi per migliorare l'accesso all'educazione sessuale e ai contraccettivi, al fine di ridurre le gravidanze indesiderate tra i giovani.
Il cambiamento climatico rappresenta una delle più grandi minacce che l’umanità si trova ad affrontare. Secondo la NASA, nell’ultimo anno la temperatura media terrestre ha raggiunto i livelli più alti registrati in 150 anni. L'UE si è impegnata a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050, ma senza interventi immediati, questo obiettivo potrebbe presto essere irraggiungibile. La sfida che ci attende deve portarci a cambiare prospettiva, ridisegnando un'umanità non più separata dal suo ecosistema, ma un tutt'uno con il pianeta che abita. Molti semi rivoluzionari sono stati piantati in Europa per provare a rendere il futuro sostenibile per le prossime generazioni.
Simone Tramonte – Net Zero transition
Il cambiamento climatico rappresenta una delle più grandi minacce che l’umanità si trova ad affrontare. Secondo la NASA, nell’ultimo anno la temperatura media terrestre ha raggiunto i livelli più alti registrati in 150 anni. L'UE si è impegnata a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050, ma senza interventi immediati, questo obiettivo potrebbe presto essere irraggiungibile. La sfida che ci attende deve portarci a cambiare prospettiva, ridisegnando un'umanità non più separata dal suo ecosistema, ma un tutt'uno con il pianeta che abita. Molti semi rivoluzionari sono stati piantati in Europa per provare a rendere il futuro sostenibile per le prossime generazioni.
A 30 km da Torino, in direzione delle Valli di Lanzo, è possibile vedere “una collina tozza e brulla, tutta scheggioni e sterpi” nella quale “si affondava una ciclopica voragine conica, un cratere artificiale del diametro di quattrocento metri: in tutto simile alle rappresentazioni schematiche dell'Inferno” come l’avrebbe descritta Primo Levi nel suo "Sistema Periodico" parlando della miniera a cielo aperto di amianto di Balangero-Corio nel Monte San Vittorio, la più grande miniera di amianto in Europa e una tra le prime al mondo.
OPEN CALL: Patrick Scilabra – Aeternitas
A 30 km da Torino, in direzione delle Valli di Lanzo, è possibile vedere “una collina tozza e brulla, tutta scheggioni e sterpi” nella quale “si affondava una ciclopica voragine conica, un cratere artificiale del diametro di quattrocento metri: in tutto simile alle rappresentazioni schematiche dell'Inferno” come l’avrebbe descritta Primo Levi nel suo "Sistema Periodico" parlando della miniera a cielo aperto di amianto di Balangero-Corio nel Monte San Vittorio, la più grande miniera di amianto in Europa e una tra le prime al mondo.
Arsenico è stato realizzato nel Museo di storia naturale Kosmos di Pavia, la cui ristrutturazione e nuova inaugurazione risalgono al 2019. Avviato da Maria Teresa d’Austria nella seconda metà del Settecento, il Museo vanta una tra le più antiche collezioni zoologiche al mondo. L’enorme numero di reperti non esposti nel museo è conservato in magnifiche stanze rimaste per lungo tempo in abbandono: le foto di questo portfolio riguardano questa parte del patrimonio non visibile al pubblico.
OPEN CALL: Cristina Sclabrini - Arsenico
Arsenico è stato realizzato nel Museo di storia naturale Kosmos di Pavia, la cui ristrutturazione e nuova inaugurazione risalgono al 2019. Avviato da Maria Teresa d’Austria nella seconda metà del Settecento, il Museo vanta una tra le più antiche collezioni zoologiche al mondo. L’enorme numero di reperti non esposti nel museo è conservato in magnifiche stanze rimaste per lungo tempo in abbandono: le foto di questo portfolio riguardano questa parte del patrimonio non visibile al pubblico.

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